Le comasche del tempo di Alessandro Volta erano spesso coinvolte nei salotti culturali di Como, dove si discuteva di scienza, letteratura e filosofia. Tra queste spiccava Giovannina Bonanomi, figlia di un farmacista locale, che aveva una grande passione per le scoperte scientifiche e intratteneva una vivace corrispondenza con Volta, sostenendolo anche nelle sue ricerche. Questi circoli erano per Volta un importante punto di confronto e incoraggiamento.